martedì 29 aprile 2014

Duván Esteban Zapata Banguera

e la nostra unica fede che vacilla.

"Molto compatto fisicamente, è abile nel gioco aereo ed anche nell'uno contro uno" (cit. Bigon).

 “E’ un centravanti classico, mi ricorda, con le debite proporzioni, attaccanti come Balotelli ed Adriano" (cit. Stefano Borghi, giornalista di Sportitalia ed esperto di mercato sudamericano).

Se fosse un chiodo, ne sarebbe uno da 10..se fosse un paio di scarpe, sarebbero delle De Fonseca..questo il biglietto da visita di uno dei più grandi misteri nella storia della Società Sportiva Calcio Napoli: parliamo di Duvan Zapata.
Pagato complessivamente la bellezza di 7.5 MILIONI DI EURO, l'attaccante colombiano è approdato all'ombra del Vesuvio superando al fotofinish l'agguerrita concorrenza di un altro grandissimo pacco che risponde al nome di Alessandro Matri.
Sin dalle prime battute sono emerse quelle che sono le caratteristiche dominanti di colui che, secondo i pareri dei più esperti, è stato venduto alla tifoseria partenopea come l'erede di Tino Asprilla: un'indegna lentezza, esasperata dalla sua innegabile prestanza fisica, alla quale si unisce la peculiare capacità di trovarsi al posto sbagliato nel momento giusto.
Questa miscela esplosiva rende di fatto vano qualsiasi tentativo di far breccia nella difesa avversaria: come eccezione che conferma la regola, non possiamo non citare il memorabile 4-2 del Napoli a Catania , che porta la duplice firma del nostro amato Duvan e che allo stesso tempo vede impegnato come estremo difensore catanese il prossimo affare, frutto dell'impeccabile fiuto per gli affari dello staff dirigenziale partenopeo: Mariano Andújar.
Avanti Napoli!

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